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McConaughey, ElevenLabs e la voce immortale di Hollywood

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Buona domenica! E se la superintelligenza artificiale fosse solo una forma di distrazione di massa?

Da anni se ne parla come di un’apocalisse imminente — macchine che ci superano, robot che ci sostituiscono, algoritmi che ci dominano. Ma secondo un recente sondaggio dell’AAAI, il 76% dei ricercatori ritiene che la AGI (l’intelligenza artificiale generale) sia “improbabile” con le tecnologie attuali.

Tradotto: per ora, le AI non stanno diventando più intelligenti di noi. Siamo noi che stiamo diventando più suggestionabili di loro. 🧠 

MERCATI

Mercati: Un quadro settimanale favorevole per le Borse europee, che mettono a segno rialzi diffusi e si muovono in media meglio di Wall Street, che ha risentito di una settimana difficile per il tech, zavorrato dai dubbi su una possibile bolla in stile "dot-com". Nel resto del continente avanzano anche il Cac 40 (+2,8%), l’Ibex 35 (+2,8%), il Dax (+1,3%), l’Euro Stoxx (+2,2%) e lo Stoxx Europe 600 (+1,8%). In testa al Ftse Mib spicca Banca Monte dei Paschi di Siena, seguita da Mediobanca (+7,9%) e Banca Mediolanum (+4,7%) a conferma di una settimana di acquisti sui bancari. Il petrolio archivia la settimana con il Brent intorno a 64,5 dollari al barile (circa +1,2% su base settimanale) e il Wti a poco meno di 60,2 dollari (+0,8%). Bitcoin in calo.

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CINEMA
Il botteghino è morto. Ecco come i film fanno davvero i soldi.

“Uno dei film più acclamati dell’anno ha floppato al botteghino.” Così titolano molti siti dopo l’uscita di One Battle After Another, candidato all’Oscar e con un 95% su Rotten Tomatoes.

Peccato che il film non sia davvero un flop — semplicemente, il vecchio modo di contare i guadagni non funziona più.

Il problema: Il film ha incassato 200 milioni di dollari nel mondo, ma ne è costati 130 solo di produzione, più marketing e la divisione 50/50 con le sale. Risultato: non copre le spese.

  • Eppure oggi, i biglietti rappresentano solo la prima fase del viaggio economico di un film.

Prima c’era il DVD, ora c’è il VOD: Negli anni 2000, i DVD facevano triplicare i guadagni. Un film che andava male in sala poteva salvarsi con le vendite in home video — Fight Club e Napoleon Dynamite ne sono esempi. Oggi la versione moderna è il Video On Demand (VOD):

  • Il film arriva online dopo 30-90 giorni;

  • Il noleggio costa da 3 a 20 dollari;

  • Lo studio incassa il 70% (contro il 50% delle sale).

Un titolo forte come Oppenheimer o One Battle After Another può generare decine di milioni solo nei primi mesi di VOD.

Poi arriva lo streaming: Ed è qui che i conti diventano nebulosi.

  • Le piattaforme non rivelano dati pubblici su quanto un singolo film faccia guadagnare. E misurare il valore di un titolo è quasi impossibile: quante persone si sono iscritte a Netflix solo per vedere quel film? E quante ci sarebbero rimaste comunque?

  • Per questo, i servizi si basano su metriche di “retention” — in pratica: più ore guardi, più probabilità c’è che tu resti abbonato. Un film che tiene gli utenti incollati per un mese può valere milioni in rinnovi automatici.

Gli extra: Infine, ci sono gli accordi minori:licenze internazionali, passaggi su TV o piattaforme gratuite con pubblicità e una nicchia di fan che ancora compra edizioni Blu-ray da 66 dollari (sì, esistono).

Il punto: La verità è che nessuno sa più quanto guadagna davvero un film. I dati pubblici si fermano al box office, ma i soldi veri arrivano dopo — e restano chiusi nel “black box” dello streaming.

Hollywood non produce più solo per vendere biglietti, ma per tenerti abbonato un altro mese.

IL QUADRO GENERALE

📩Trump al contrattacco sulle email di Epstein. Incalzato dai giornalisti sull’email in cui Jeffrey Epstein afferma di aver passato il Ringraziamento 2017 con lui a Mar-a-Lago, Trump nega tutto: «Non so nulla di quelle email». Il messaggio, però, smentisce la sua versione di aver chiuso con Epstein dal 2004. Per uscire dall’angolo, il Presidente vira sull’attacco: ordina un’indagine sui rapporti tra Epstein, Bill Clinton e vari esponenti democratici, oltre che grandi banche. Su Truth Social accusa i Dem di “usare la bufala Epstein” per distrarlo dallo shutdown. (RaiNews)

🇨🇭Svizzera e Stati Uniti hanno raggiunto un’intesa per ridurre i dazi americani sulle esportazioni elvetiche dal 39% al 15%. L’annuncio è arrivato dal Consiglio federale e dal rappresentante commerciale Usa Jamieson Greer, che hanno ringraziato Trump per la mediazione. Il consigliere federale Guy Parmelin, rientrato dagli USA, parla di “passo importante” per le imprese svizzere. Alcuni dazi torneranno al livello pre-39% senza scendere al 15%, mentre la Svizzera offrirà contropartite: abolizione dei dazi su vari prodotti Usa e quote duty-free per carne bovina, bisonte e pollame. Restano le esenzioni già previste per pharma, chimica e oro. (RSI)

🇺🇸Usa, Trump firma la fine dello shutdown. Dopo 43 giorni di stop, il più lungo della storia, il Congresso approva il piano per riaprire il governo: 222 voti favorevoli alla Camera, quasi tutti repubblicani, con qualche moderato democratico. Trump firma in serata: «È stato devastante, non può succedere di nuovo». La riapertura però non sarà immediata: negli aeroporti il traffico resta ridotto del 6% in 40 grandi scali e serviranno giorni per tornare alla normalità. (Il Sole24Ore)

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AI
McConaughey e Micheal Caine danno il via libera all’AI

La startup di audio AI ElevenLabs ha appena annunciato le sue partnership più importanti di sempre: Matthew McConaughey e Michael Caine hanno autorizzato la clonazione digitale delle loro voci.

Sì, proprio così: l’attore di Interstellar e il leggendario 92enne britannico avranno versioni AI ufficiali, create e licenziabili tramite il nuovo Iconic Marketplace dell’azienda.

Il contesto: Il marketplace di ElevenLabs permette a brand e creatori di acquistare i diritti per usare voci sintetiche di oltre 25 celebrità, molte delle quali… non più tra noi. Parliamo di Maya Angelou, John Wayne, Judy Garland, Alan Turing e altri nomi che, in un certo senso, tornano a “parlare”.

  • “Possiamo preservare e condividere le voci — non solo la mia, ma quella di chiunque,” ha dichiarato Caine. “L’AI non sostituisce l’umanità: la celebra.”

  • McConaughey, oltre a essere diventato investitore della società (valutata 6,6 miliardi di dollari), userà la sua voce clonata per una versione spagnola del suo podcast Lyrics of Livin’.

Hollywood non applaude: Non tutti, però, stanno battendo le mani. Lo stesso giorno dell’annuncio, Morgan Freeman ha dichiarato che i suoi avvocati sono “molto impegnati” a perseguire cloni vocali non autorizzati della sua voce.

“Se usate la mia voce senza permesso, mi state rubando.”

E non è solo una questione di ego: secondo la National Association of Voice Actors, il 15% dei doppiatori ha perso lavoro nel 2025 a causa delle voci sintetiche. Il presidente dell’associazione li ha definiti “i canarini nella miniera di carbone” del nuovo boom AI.

Il punto: Con il suo Iconic Marketplace, ElevenLabs prova a trasformare un problema etico in un modello di business: replicare solo chi dà consenso. È un passo avanti rispetto alla giungla dei cloni illegali, ma resta una domanda aperta:

Quando una voce clonata “autorizzata” reciterà un nuovo film, chi starà davvero recitando?

Forse, tra qualche anno, Hollywood scoprirà che non serve più un corpo per essere immortali. Basta un file .wav.

LA RAFFICA

  • OpenAI lancia GPT-5.1, nuova versione del modello che rende ChatGPT più conversazionale e intelligente, introducendo per la prima volta controlli diretti sulla personalità dell’assistente. (Scopri di più)

  • Ryanair dice addio alle carte d’imbarco cartacee e ai banchi check-in tradizionali. D'ora in poi, l'unica procedura valida sarà tramite il check-in online o l’app mobile. (Scopri di più)

  • La famiglia del magnate della logistica Rodolphe Saadé ha acquistato circa il 4% di Carrefour, diventando il secondo maggiore azionista del colosso europeo della GDO. (Scopri di più)

  • La Premier League rischia uno scontro frontale con i calciatori: il 21 novembre si voterà sull’introduzione di un salary cap, un tetto alle spese salariali dei club. (Scopri di più)

  • Ovs compra Kasanova per 15 milioni di euro, puntando a diventare leader nel settore casa. (Scopri di più)

  • L’UE ha aperto un’indagine su Google dopo le denunce degli editori europei che segnalano un crollo della visibilità nelle ricerche a causa della nuova policy contro il “site reputation abuse”. (Scopri di più)

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DIAMO I NUMERI

⚽️2,2 miliardi. È il valore stimato dell’accordo che ha portato Apollo Sports Capital a diventare azionista di maggioranza dell’Atlético Madrid. Il fondo rileva la quota di controllo da Gil e Cerezo, che resteranno comunque al timone del club. L’obiettivo? Rafforzare la struttura finanziaria e sviluppare la Ciudad del Deporte, un enorme distretto sportivo-commerciale che promette di trasformare lo stadio in un business h24.

👑105 milioni. È quanto ha incassato Michael Jackson nel 2025, sedici anni dopo la sua morte. Il Re del Pop guida ancora una volta la classifica Forbes dei defunti più ricchi, con un patrimonio stimato di 3,5 miliardi di dollari. Il suo impero musicale – tra cataloghi, diritti e nuove collaborazioni globali – continua a generare più soldi di Elvis, Bob Marley e Notorious B.I.G. messi insieme. Quando si dice: immortale.

🏎️6 miliardi. È la valutazione record a cui Toto Wolff sta trattando la vendita di parte della sua quota nella scuderia Mercedes F1. Un potenziale deal che supererebbe persino la recente valutazione di McLaren (4,7 miliardi) e fisserebbe un nuovo benchmark per la Formula 1. Wolff possiede il 33% del team, al fianco di Daimler e Ineos. Per ora, l’identità dell’acquirente resta top secret.

LE NOSTRE CHICCHE

  • Il Sole ha emesso un’eruzione di classe X5.1, la più potente del 2025, causando blackout radio in gran parte di Europa e Africa secondo il NOAA (Scopri di più) 

  • Una spilla di diamanti appartenuta a Napoleone, persa durante la ritirata da Waterloo, è stata venduta all’asta da Sotheby’s a Ginevra per 3,5 milioni di franchi svizzeri (circa 4,4 milioni di dollari). (Scopri di più)

  • Individuati nei topi i neuroni dell’amigdala che scatenano l’ansia: correggendo l’attività del gene Grik4 i ricercatori spagnoli sono riusciti a ridurre sintomi ansiosi e depressivi. (Scopri di più)

  • Il primo robot umanoide russo, AIdol, è crollato rovinosamente sul palco durante il debutto a un forum tecnologico di Mosca a causa di un errore di calibrazione nei sistemi di equilibrio, hanno spiegato i produttori. (Scopri di più)

  • Un chirurgo in Florida ha eseguito da remoto la prima trombectomia cerebrale transatlantica della storia su un paziente in Scozia grazie a un robot sviluppato da Sentante, segnando una svolta nella telemedicina. (Scopri di più)

  • Empire ha svelato le prime immagini di The Odyssey di Christopher Nolan: Matt Damon è Odisseo accanto a un gigantesco cavallo di Troia costruito davvero sul set, primo assaggio dell’epopea da 250 milioni di dollari. (Scopri di più)