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AI che suona rock, robot chirurghi e pecan milk: il futuro è già qui

Buongiorno! Il vero obiettivo nella vita? Essere contento di svegliarsi la mattina e andare a lavoro. Ed essere felice di tornare a casa la sera.

Semplice, no? 😅 

Nell’edizione di oggi:

  • Ti compro per 3 miliardi di dollari: No, grazie!

  • Guai per Loro Piana: Avviata l’amministrazione giudiziaria.

  • Seicento milioni in 12 minuti? Nel mondo cripto succede anche questo!

MUSICA
Non esistono, ma suonano da paura.

Una band rock dal sound anni ’70. Tre album in un mese. Oltre 1 milione di ascoltatori su Spotify.

E nessun componente umano.

Il contesto: Si chiamano The Velvet Sundown, ma non suonano in garage né fanno tour nei club. I loro strumenti, voci e copertine sono generati interamente con l’intelligenza artificiale.

  • Nessuno sa con certezza chi ci sia dietro. Qualcuno sospetta un nerd solitario in cantina, altri puntano il dito contro una label misteriosa. C’è persino chi suggerisce che dietro ci sia Spotify stesso.

Ma forse la domanda giusta non è “chi c’è dietro”, ma:

Ha ancora senso chiederselo? Forse no. Perché quello che importa è l’opportunità gigante che questa storia racconta. Grazie all’AI, chiunque oggi può:

  • Creare una band virtuale in una notte, pubblicare su Spotify in una settimana e colpire il cuore (o l’algoritmo) di milioni di ascoltatori.

  • Non serve sapere suonare. Non servono contatti nel mondo musicale. Serve solo saper usare gli strumenti giusti, e avere un’idea.

La cosa più affascinante non è il mistero, ma le possibilità.

Nuovi orizzonti: Se fino a ieri per fare un album servivano anni di pratica, oggi basta una buona idea, gusto musicale e una manciata di tool. E infatti stanno nascendo:

  • Creator che gestiscono 10 “band” contemporaneamente;

  • Mini-label che producono solo artisti AI;

  • Piattaforme per scoprire musica generata artificialmente;

  • Tool che ti fanno remixare Beyoncé come se fosse cantata da Thom Yorke (con revenue condivise, si spera).

Ma è arte o inganno? Le critiche non mancano. Mancanza di autenticità, remix nascosti di materiale protetto, rischio di frodi.

Eppure, l’esperimento Velvet Sundown ci dice che la curiosità batte la provenienza. Almeno al primo ascolto.

Poi — come sempre nella musica — contano la narrazione e la qualità nel tempo.

LA RAFFICA

  • Fratelli Elkann chiudono il contenzioso con il Fisco sull’eredità Agnelli: accordo da 175 milioni con l’Agenzia delle Entrate per sanare il nodo delle presunte residenze fittizie in Svizzera. (Scopri di più)

  • Salta l'acquisizione da 3 miliardi di OpenAI per Windsurf, bloccata da questioni legali con Microsoft. Google ne approfitta e assume il CEO Varun Mohan e il suo team per rafforzare DeepMind. (Scopri di più)

  • Nuova fusione nel mondo degli spirits italiani: la storica Distilleria Nardini acquisisce Domenis 1898. (Scopri di più)

  • Amministrazione giudiziaria per Loro Piana: secondo i giudici, la maison del lusso non avrebbe vigilato sulla filiera produttiva, finendo per agevolare lo sfruttamento dei lavoratori. (Scopri di più)

  • Blitz fiscali più trasparenti: un emendamento al Dl fiscale stabilisce che Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza dovranno motivare per iscritto ogni accesso in azienda. Stop ai controlli a sorpresa non giustificati. (Scopri di più)

DA NON PERDERE

Pump.fun raccoglie 600 milioni in 12 minuti vendendo memecoin. La piattaforma Solana Pump.fun ha venduto il 15% dei suoi token PUMP (1 trilione in totale) in appena 12 minuti, raccogliendo 600 milioni di dollari. Il prezzo era di 0,004$ per token, per una valutazione da 4 miliardi. Il boom ha causato problemi tecnici su Bybit, uno degli exchange partner, che ha promesso rimborsi agli utenti rimasti senza allocation. Obiettivo dichiarato della piattaforma: “uccidere Facebook, TikTok e Twitch... su Solana.”

LE CHICCHE DI INIZIO SETTIMANA

  • King (Candy Crush) licenzia 200 dipendenti e li rimpiazza con l’AI che avevano contribuito a creare. King, lo studio dietro Candy Crush (di proprietà Microsoft), ha licenziato circa 200 dipendenti – tra designer, copywriter e UX – sostituendoli con strumenti di intelligenza artificiale che loro stessi avevano aiutato a sviluppare. L’obiettivo? “Meno livelli, meno riunioni, meno persone”, secondo un memo interno. I tagli hanno colpito in particolare gli uffici di Londra, Berlino, Stoccolma e Barcellona.

  • Chirurgo robotico rimuove la cistifellea in autonomia per la prima volta. Alla Johns Hopkins University un robot ha completato da solo un’operazione chirurgica: la rimozione della cistifellea. Il sistema SRT-H (Surgical Robot Transformer-Hierarchy) ha eseguito con successo tutti i 17 passaggi dell’intervento in 8 prove su cadaveri di maiale. È la prima volta che un robot porta a termine in autonomia un’operazione così complessa: un passo verso sale operatorie dove l’AI farà (quasi) tutto.

  • Los Angeles semplifica i permessi e lancia un fondo da 100 milioni per il cinema. Il Consiglio della Contea di Los Angeles ha approvato una mozione per velocizzare i permessi di ripresa e valutare un fondo pubblico-privato da 80-100 milioni di dollari dedicato a startup tech del settore cinematografico. Tra le misure: ridurre da 10 a 7 giorni i tempi per ottenere agenti dello sceriffo sui set e rivedere norme ambientali considerate troppo restrittive. L’obiettivo è rilanciare la produzione locale e competere con Georgia, New York e Texas.

DAL MONDO

Pecan milk è il nuovo trend del latte vegetale. Negli USA il latte di noci pecan sta vivendo un boom grazie a startup come PKN, Pecana e Treehouse Naturals. Più sostenibile delle mandorle (consuma meno acqua, non richiede impollinazione con api) e nativa degli Stati Uniti, la pecan si candida a nuova regina del plant-based. Il mercato dei “faux milk” vale già 21 miliardi di dollari e potrebbe raddoppiare entro il 2034. Food Network lo definisce “eccezionalmente cremoso”, perfetto per caffè, cereali… o per dire addio al latte di pesce.